Questa è la prima domanda che faccio, quando un paziente si siede sulla poltrona davanti a me.
A volte sappiamo cosa vogliamo cambiare di noi, a volte lo dobbiamo scoprire insieme allo psicologo.
Ogni problema è qualcosa soggettivo, spesso avvertito ma non compreso appieno, spesso è percepito dalla persona stessa e non dagli altri, mentre a volte viene notato dagli altri e non dalla persona interessata.

Quale è il problema che ti porta qui da me?
Depressione
I seguenti risultati, riguardanti la valutazione dell’efficacia dei trattamenti strategici emergono dalle ricerche effettuate presso il Centro di Terapia Breve Strategica (Nardone, Portelli, 2005; Nardone, Balbi, 2008).
Nessuno sospetterebbe mai che soffri di depressione. Che dopo il lavoro (dove indossi la maschera che ti sei costruito) sei estremamente triste, che torni a casa a piangere, ti metti a letto e non ti alzi prima della mattina dopo.
Sei molto bravo/brava a nasconderlo e fare finta di essere felice.
“Tutto bene. Tutto a posto” – rispondi. Ma a chi stai mentendo? Chi stai imbrogliando?
Solo TE STESSA/O.
Sai che un giorno questo dolore interiore traboccherà dal vaso e allagherà tutto se non fai nulla per evitarlo? Potresti annegare, se non trovi una soluzione.
Le persone intorno a te potrebbero annegare.
Dormi tutto il weekend o hai problemi con il sonno?
Mangi spesso in modo smisurato o non hai mai fame?
Piangi tutto il giorno oppure hai congelato del tutto le emozioni?
Niente ti fa sentire serena/o. Nessuno ti fa sentire valida/o. Non meriti niente.
Nè la tua famiglia, i tuoi parenti o i tuoi amici sono in grado ad aiutarti, oppure tu non vuoi accettare il loro aiuto.
So che non vuoi sentire i consigli di nessuno, ma se oggi è una giornata meno buia, allora leggi questo materiale che ho preparato sulla depressione: