Questa è la prima domanda che faccio quando un paziente si siede sulla poltrona davanti a me.
A volte chi arriva sa già cosa vuole cambiare di sé, a volte lo dobbiamo scoprire insieme.
Il problema è qualcosa di soggettivo, spesso avvertito ma non del tutto compreso, spesso percepito dalla persona stessa e non dagli altri, mentre altre volte è già stato notato dagli altri e non dalla persona interessata.