La gelosia non è una manifestazione d’amore ma quanto più di possesso e di controllo dell’altro. L’idea da trasmettere è che la furia di trattare una persona come un ladro, questo si rende tale. Tutti i comportamenti che un geloso patologico mette in atto (es. Interrogatori, controlli del cellulare, della posta ecc…) non fanno altro che far sentire al partner di essere in una situazione soffocante, a quel punto all’interno di questa gabbia il partner cercherà una via di fuga, una scappatoia. Da un lato c’è la comunicazione sbagliata, mostri sfiducia nei confronti dell’altro, dall’altra parte c’è la dimensione di oppressione che l’altro sente come gabbia da cui vuole fuggire.
Qual è l’errore di un geloso?
Che possiede ma non merita, se fai di tutto per meritarti quella persona è molto improbabile che quella tenterà di fuggire e andrà alla ricerca di qualcun’ altro. Tutti siamo alla ricerca della nostra metà e seppur all’inizio troviamo una persona che ha in sé queste qualità, se non facciamo nulla tutti diventano poi le persone sbagliate. Diventa quindi non importante controllare ma costruire le relazioni, che sono come esseri viventi, cioè vanno nutriti, ascoltati tutti i giorni, vanno intesi i segnali che provengono dall’altro, i canali utilizzati nella trasmissione dell’amore.
Numero 276, Nov-Dic 2019, della rivista “Psicologia contemporanea” diretta da @LucaMazzucchelli è dedicata esclusivamente a tema della gelosia presentata in diverse sfumature.