Come lasciarsi andare?
Devi imparare a farlo, ogni giorno un po’. Lascia un po’ di controllo per poterlo poi riprendere.
Mi chiedo: perché abbiamo così tanta difficoltà a lasciarci andare, a mollare per un po’, a rilassarci per un pochino?
Perché abbiamo paura.
Di che cosa? Cosa succederà quando smetteremo di controllare noi stessi, gli altri, il nostro lavoro?
La nostra percezione di non poterci lasciare andare è legata alla convinzione che sicuramente, se lo facciamo, succederà qualcosa di grave.
Un professore universitario ha chiesto ai suoi studenti:
<<Quanto pesa un bicchiere d’acqua?>>
Quasi tutti hanno indovinato che il peso era tra i 200-300 grammi.
Invece il professore ha risposto: <<Il peso assoluto del bicchiere d’acqua è irrilevante. Ciò che conta davvero è per quanto tempo lo tenete sollevato.
Sollevatelo per un minuto e non avrete problemi. Sollevatelo per un’ora e vi ritroverete un braccio dolorante. Sollevatelo per un’intera giornata e vi ritrovate un braccio paralizzato”.
Lo stress e le preoccupazioni sono come quel bicchiere d’acqua. Se non riusciamo a lasciar perdere per un attimo, ci troveremo con il corpo paralizzato e la mente bloccata.
Quando ti trovi sul posto di lavoro, deve essere molto pesante essere concentrata, essere tesa, sempre pronta a reagire. Abbiamo paura di abbassare lo sguardo perché qualcuno ci potrebbe colpire, mentre l’armatura che ci siamo costruiti ci protegge dagli attacchi degli altri. Ma dall’altra parte ci irrigidisce, ci blocca dal fare qualcosa spontaneo.
Se mi lascio andare per un po’:
– Cosa diranno gli altri? Quante critiche arriveranno da tutte le parti. Non ti preoccupare – arriveranno lo stesso. Con queste persone tossiche indipendentemente da cosa farai, troveranno da criticare. Allora rilassati, non sei perfetta e nei loro occhi non lo diventerai mai.
– Quante persone vi possono attaccare, quando vi togliete l’armatura e diventate più vulnerabili? La vostra vulnerabilità dipende dalla vostra armatura ovvero: più mi chiudo dentro, più rimango debole.
Siamo così abituati a questo <<abito nuovo>>, a questa armatura cucita su misura che toglierla per un istante fa una strana sensazione, ci fa sentire a disagio.
Ma questo va fatto!
Quando proviamo a fare qualcosa di nuovo e ci sentiamo a disagio, senza, però, sentire il desiderio di scappare, allora quello che stiamo facendo è la cosa giusta da fare. Esci dalla tua zona di confort almeno per 15 o 30 minuti al giorno, quando sei al lavoro o quando sei con qualcuno che ti piace.
Osserva ciò che succederà.
Scaduto questo tempo, sei libero di riprendere il controllo, indossare di nuovo l’armatura che ti sei costruito e di interpretare il tuo solito ruolo. Facendolo ogni giorno, potremmo scoprire che questa protezione ci andrà stretta, che non ci farò più bene. In questo modo scopriremo che possiamo vivere anche senza. All’inizio per un’ora, poi 2 ore, 4 ore, 8 ore, la giornata intera e poi 2 giorni, e così via.
Non dobbiamo avere paura di essere feriti o rifiutati di nuovo. Mostrando la parte più vera, più genuina di noi, potremo scoprire che gli altri la vogliono accogliere, accettare, amare.
Impareremo a distinguere le persone tossiche da quelle che ci fanno bene.
Scopriremo che per poter avere davvero il controllo nella vita, dobbiamo imparare a lasciarci andare, concederci delle pause, per poter riprendere il controllo a comando quando vogliamo. Questa consapevolezza dà forza!
Avanti tutta
Come lasciarsi andare?
Domenica 11 novembre 2018 ho partecipato alla giornata di alta formazione sull’<< Ipnoterapia senza Trance>>, condotta dal professor. Giorgio Nardone. L’obiettivo della giornata è stato imparare lasciarci andare in terapia, ad affidarsi al terapeuta per poi avere fiducia vedendo i risultati del lavoro fatto insieme. Tutto questo, per poterlo insegnare a nostra volta ai nostri pazienti.
Come farlo? Come lasciarsi andare?
Cosa significa lasciarsi andare?
C’è un proverbio cinese che dice: “La tensione è ciò che pensi di dover essere. La distensione è ciò che sei”. Rifletti sull’idea che potresti lavorare meglio se sei calma e composta invece che agitata e tesa.