Domenica 7 aprile si svolge la Giornata mondiale della salute, voluta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) , che quest’anno è dedicata alla promozione dell’attività fisica come strumento indispensabile di benessere e salute.
Che relazione sta tra la salute mentale e fare attività fisica regolare?
I numeri parlano chiaro: in Italia 18 milioni di persone soffrono di disturbi mentali. Secondo le stime dell’OMS entro il 2030 i disturbi mentali saranno le malattie più frequenti a livello mondiale con in testa alla classifica i disordini legati all’ansia ed alla depressione. E’ spaventoso pensare come la depressione, sempre secondo gli esperti, diverrà la seconda causa di disabilità, scavalcando le più temute patologie fisiche. Altri dati piuttosto recenti ci prospettano un futuro sempre meno roseo: entro i prossimi 12 anni circa il 20% della popolazione mondiale in età evolutiva soffrirà di una qualche forma di disturbo mentale, con il suicidio sul podio al terzo posto fra le cause di morte adolescenziale.
La depressione, chiamata non a caso il “male del secolo”, colpisce nel mondo quasi 5 persone su 100 (4,4%) con maggiore incidenza per quanto riguarda il genere femminile (il 5,1% rispetto al 3,6% maschile) e fra gli adulti/anziani che risultano colpiti in percentuale maggiore rispetto a bambini ed adolescenti. Una stretta correlazione con il suicidio la porta ad essere fra le prime 20 cause di morte al mondo, soprattutto per quanto riguarda le fasce di popolazione con reddito medio/basso che da sole rappresentano il 78% dei casi registrati.
Attraverso la campagna “Parliamo di Depressione”, l’OMS vuole centrare l’attenzione delle persone sul dialogo, considerato come il primo tassello utile per costruire la guarigione. Anche i disturbi legati all’ansia seguono le orme della depressione segnalando un aumento esponenziale che fa registrare un +14% negli ultimi 10 anni ed un incidenza maggiore fra il gentil sesso.
Nonostante l’intensa propaganda mediatica negli ultimi anni stia mettendo sotto i riflettori una vera e propria pandemia, esistono tutta una sorta di problematiche mentali sotto soglia, non abbastanza rumorose da poter essere rilevate e diagnosticate. Si tratta di tutti quei fattori considerati come precursori delle patologie mentali, che dovrebbero quindi essere letti ed interpretati come campanelli d’allarme.
E sapendo che quest’ anno Organizzazione Mondiale della Sanità dedica questa giornata alla promozione dell’attività fisica come strumento indispensabile di benessere e salute, sottolineo che anche 30 minuti di passeggiata al giorno può prevenire o aiutare a curare la reazione depressiva che ognuno di noi può avere in diversi momenti della propria vita.
Non ci credi, allora fai la prova per un mese e raccontaci la tua esperienza!